potenzialità acustiche e sonore dello strumento
Il suono

Ogni pianoforte possiede un suono unico e caratteristico. L'accordatura e l'intonazione sono determinanti per tutto ciò che concerne le potenzialità acustiche e sonore dello strumento.
Il primo paramentro per la valutazione di un pianoforte è quello sonoro. Valutare il suono è già di per se un'operazione delicata. Analizzarlo in maniera distaccata, suonando lo strumento ogni giorno, è ancora più complicato: la forza dell'abitudine rischia di offuscare la percezione del suono.
Mentre i difetti macroscopici, come ad esempio note scordate, corde rotte e rumori della meccanica saltano all'orecchio con facilità la percezione delle qualità sonore necessita di una comprensione dei parametri meccanici alla base della genereazione del suono.
Il modo in cui l'esecutore si rapporta allo strumento è determinato dal suono che percepisce attravverso l'orecchio.
Ad esempio se il suono risulta ovattato, cioè incapace di esprimere il proprio potenziale acustico, il pianista cercherà di ovviare al problema applicando più peso sulla tastiera per ottenere un volume maggiore. Ma la gamma dinamica risulterà comunque insufficente poichè la maggior forza applicata al tasto non modificherà il comportamento del martello ed il suono continuerà a risultare compresso e probabilmente il pianista giudicherà la tastiera pesante.
In questo caso vanno sconsigliate operazioni dirette sulla tastiera (intervento sul peso di abbassamento del tasto) in favore di un intervento sui martelli di rasatura e intonazione.
Una buona intonazione si raggiunge solo mediante una particolare prassi lavorativa, accompagnata da un'attenta analisi psicoacustica ed emozionale, che segue tre fasi: Pre-intonazione, Intonazione e Intonazione finale.
Attraverso queste fasi il feltro del martello viene lavorato nella sua interezza, restituendo una sensazione di elasticità tattile che si traduce in un suono rotondo, profondo e dinamico.
Una volta terminato il lavoro di intonazione dei martelli, si procede alla rasatura degli stessi ed a una serie di numerose operazioni di messa a punto globale del pianoforte.
L'accordatura di un pianoforte consiste nella regolazione delle frequenze con cui devono vibrare le singole corde e può essere effettuata ad orecchio o con ausilio di strumenti elettronici. Attraverso l'esperienza, questo processo può essere utilizzato dal tecnico per plasmare la voce del pianoforte, rendendo il suono più aperto o più chiuso, più brillante o più opaco.
L'umidità e gli sbalzi di temperatura sono i principali fattori che causano la perdita di accordatura.
Ogni pianoforte deve essere accordato quando lo si colloca in una nuova stanza, soprattutto se ha percorso centinaia di chilometri ma come regola generale si possono programmare un paio di interventi di accordatura l'anno, in concomitanza con il passaggio dalle stagioni secche a quelle umide (autunno e primavera)

La meccanica
